IO TI AMO LO SAI AMELIE..e proprio per questo mi permetto....


Lei: Amelie.E' una sfigata francese che ha due genitori psicopatici che la portano a vivere un'infanzia solitaria popolata da centinaia di creature immaginarie e mondi paralleli.Risultato:Amelie è una disadattata.


Lui:Nino.Bene o male come sopra.Della sua infanzia ci perviene solo qualche piccolo flashback che però alla fine porta allo stesso risultato.Un curioso ragazzo che per hobby si butta sotto le macchinette delle fototessere alle stazioni della metro (in pieno giorno) con uno scopettino per raccolgiere i resti delle foto (quanti di voi hanno mai strappato una foto tessera appena fatta e gettata SOTTO la macchinetta?).Risultato:un caso clinico.


Lei, Amelie,lo vede per la prima volta cosi:spalmato sul lurido pavimento della metro col naso infilato tra un mozzicone di sigaretta e un fazzoletto usato mentre raspa qualcosa da terra.Una persona normale avrebbe arricciato il naso pensando:"Drogato!" o "Barbone!",Lei?Se ne innamora.Poi,cavolo lo sappiamo tutti,Parigi è enorme.Il barbone fotografo perde il suo preziosissimo album delle fototessere raccattate nei cessi delle stazioni e,guarda caso,lo ritrova lei.Lo porta subito da lui?(e magari con la scusa lo invita a prendere un caffè?) No.Si veste da ZORRO,si si,hai letto bene,da Zorro e imbratta mezza parigi con vernice blu per farsi guardare con un cannocchiale a dodici chilometri di distanza mentre infila l'album nel di lui motorino (ndr - un "ciao" che oramai non trovi neanche dai rigattieri più fanatici. L'anticonformismo va bene, ma c'è un limite a tutto).


L'Amico di Amelie:un vecchio di centotrE' anni chiamato "l'uomo di vetro",per una rara malattia questo individuoè costretto a condurre una vita di segregazione in quantole sue fragili ossa si spezzano al primo impatto.L'uomodi vetro ha un solo hobby:dipingere sempre lo stesso quadro. Da vent'anni,ogni anno,una copia.Due domande mi vengono spontanee.


1) Dove c**** li tieni tutti 'sti quadri visto che abiti in un monolocale di 30 mq?


2) La solitudine (alleviata solo da "Il fruttivendolo tipicodelle periferie parigine",personaggio che analizzeremo più avanti) non ti da altri spunti che copiare per decenni un solo quadro interrogandoti sull'unica figurasfocata dell'intera composizione?Riflessione:altro borderline sociale.


E' comunque l'unico personaggio che riesce a comunicarecon lanostra eroina.Si parlano tramite VHS personalizzati sui quali registrano spezzoni di tivvu varia:cavalli,ciclisti,gambedilegno ballerie,etc..E i VHS se li passano sotto lo zerbino.Sono i tempi.


Il fruttivendolo tipico delle periferie parigine:un idiota.Lavoranella frutteria sotto della di lei casa (tra l'altroscenario di una esilarantissima battuta di Amelie ai danni del Padrone Tiranno). Vive nella speranza di poter riscattare la sua vita prendendoil sopravvento sul Padrone Tiranno titolare dell'esercizio e impossessarsi dello stesso.Con quello che costa la frutta oggi.


Tra sexy-shop,giostre,tecnici delle fototessere,divertentissimegag nell'appartamento del fruttarolo,nani in viaggio,non sicapisce come,i due sfigati riescono a incontrarsi.E quando lo fanno,non si dicono niente. Si spalmano bacetti sulle sopracciglia.Poi s'amano.Ma credo che ancora non si siano presentati. Ma si sa, sono i tempi.


Finale: giro turistico di parigi sul "ciao" scassato di Ninomentre lei,ehehe biricchina,copre gli occhi di lui mentre guida.Poi dici gli incidenti del sabato sera.Eeeeeeeeeh,vive la France!

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